Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALIdi sottrargli Ravenna. Fordirongli soccorso i Veneti e i Bolognesi, Della milizia che inviò il Comune, eran condottieri Matteo de' Loli e Paltrone de'Ro-daldi, de'pedoni Palmirolo de'Menabovi e Michele da Calcagnile. 1 Ghibellini sopraffatti da'congiurati vuotarono la Città dedotti que'pochi che s'obbligarono al nuovo stato (a8 Febbraio). E questi ancora dannati in breve ad esiglio vider arse le loro torri ed abitazioni. Una parte de' nostri vi restò a custodia con altrettanta de' Veneti.
Ma Federigo al momento che affrettava il figlio Corrado, affinchè congregasse rinforzo di là dall' Alpi, tentava di stornar la Chiesa da risoluzioni violente. Alle nuove offerte che recò per esso al Gennaio, Landò Arcivescovo di Messina con Taddeo da Suessa e Roberto da Porcastrella, detraevan fede le antiche. Ascoltolle tuttavolta Gregorio, e propose che immantinenti l'Imperatore lo scegliesse ad arbitro della contesa, disposto com'era a rendergli giustizia esatta per que diritti che gli competevano sui Lombardi, o a questi accordasse almeno una tregua per anni quattro. Nè, poiché Federigo tergiversando siccome d'uso, richiedeva tempo a risolversi, tollerò più. oltre il Pontefice e caricollo della scomunica. Al tempo stesso inviò in Lombardia Legato Gregorio da Montelungo, che rincorando la lega, divisasse tutte le difese ed offese ad abbassamento dell' avversario (34 Marzo).
E fu molta all'annunzio la perturbazione di Federigo. Aggiugneva oggetti d' angustia Alberigo da Romano, che ribellandogli s'impossessò di Trivigi coll'ainto de'Caminesi (aa Maggio); e intanto che dalia Marca Veronese moveva a danno de' Collegati, l'abbandonarono Azzo d'Este,e Ricciardo da san Bonifazio co'Mantovani (10 Giugno). Era al Giugno sul Bolognese. All'esercito che veniva seco arricchito di cinque mila Teutonici oltre a'Pugliesi ed a'Saraceni, trasse i Modenesi milizia e popolo, il lor Pretore Marino d' Eboli, e vi comparvero i cavalieri di Reggio, Parma, Cremona e Ferrara.
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