Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALI
      £ mercè adirataPiena d'ira pietà te.
      Oh Dio , tal ho venturaCh'io nuoco a cui servir mai non, Tifino t
      Del mio servir non veggioChe spene in me s' accresca ;
      Anzi mi si rinfrescaPena e dogliosa morte
      Ciascun giorno più forte,
      Ond'io sento perir lo mio sperare.
      Ecco pena dogliosaChe nello cor m' abbonda
      E sparge per li membri,
      Sì eh* a ciascun ne vien soverchia parte.
      Giorno non ho di posa,
      Sì come il mare e 1' onda.
      Core, chè non ti smembri ?
      Esci di pene e dal oorpo ti parti;
      Ch' assai vai meglio un' oraMorir che pur penare.
      Chè non potria campareUomo ohe vive in pene
      E a gioia non s'avviene,
      Nè ha pensamento che di ben »' apprenda.
      Così l'infelice prigione disfogava sua pena !
      v^ooQle


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 559

   

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