Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIrimanesse a'custodi. Che s'edificasse una ròcca nella terra di Tossignano,e s'aprisse un canale dal Reno fino alla foce dell' Idioe, affinchè i nostri legni ottenessero la via spedita per lo Distretto de'Ferraresi a Vinegia e a tutt* altri luoghi all'intorno.
      Nè dee tacersi un provvedimento che onora l'umanità. Una pubblica antiveggenza dispose a struggere la condizione servile (a5 Giugno e 7 Luglio). Sul prezzo degl'individui restituiti alla libertà pronunziarono i due Rettori. Per ogni servo o manente d'entrambi i sessi, superiore agli anni quattordici, sborsò l'Erario lire dieci di bolognini, otto soli per si' inferiori d'età. I ricomprati, che vennero poi descritti fra'così detti Fumanti, ammontarono fino a sei mila. Oltre al pattuito prezzo, rimasero al signor loro il peculio ed i beni acquistati mentra servirono; e al servo, figlio di libero, fu riservato sovra de'beni paterni il diritto della ragione virile.
      Frate Leanoro Alberti narra l'origine di questa^ redenzione de'servi o schiavi (trattati con asprezza' e prepotenza come quelli degli antichi popoli pagani) nel modo seguente. V' ebbero in Bologna a que'giorni due ricche famiglie, i Fusi e i Guidic-cioni, che vi mantenevano il mal seme de'partiti, stando i primi pe' Lambertazzi i secondi pe' Gere-mei ; e dividendo in due fazioni la Città, in tante turbe di nemici i parenti e i fratelli. Nella strada di san Donato, dov'oggi è un laterale del Palazzo Malvasia, era del 1256 la casa di un Fusi, e rim-petto a questa abitava un Guidiooioni. Costoro avevano molti servi, i quali seguendo.per la più parte la fazione de'loro signori, stavano in sul cagnesco, e s'aizzavano e si dicevano contumelie. Però, uno schiavo del Guidiccioni ed una serva del Fusi non erano fatti per odiarsi ; anzi si amavano, e si giurarono fedeltà inalterabile. Ma il signore della fanciulla, scoperse gli amori de'due giovani schiavi, oconcepì un odio sì fiero contra la famiglia ed il partito de'Guidiccioni, che, sempre che il potesse, aizzava i suoi cagnotti ed i suoi aderenti ad insultarli.


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Primo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 559

   

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