Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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vienè dal popolo attribuita ai nobili, e cUt questi al popolo : onde sorge il popolano Gioseffo Toschi, e sommuove la plebe, che si ribella e prevale.—Ed ecco stabilita la sua potenza; ecco fra noi la Democrazia.— Nobili e popolani Guelfi e Geremei. — Il Comune nostro si stringe più che mai colla Lega.—Castel Franco è compiuto in bre-v' ora.
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Giovanni re di Sicilia godeva le terre sue, quando V Imperatore, fatta tregua co' Saraceni , fu in Europa. — Diverse discordie in Lombardia , parte sospese , parte sedate. — Modena si muove a danno nostro > e ci sconfigge , e ne toglie fino il Carroccio.—I Modenesi cercano un ticcordo e si stabilisce.'—Federigo, ripigliata la Puglia, invade le vicine terre di Chiesa; ma ad un tempo cerca pace, che il Pontefice Gregorio non è disposto ad accordargli.—Cerca Gregorio stesso il parere de'Lombardi adunati a parlamento in Milano; ed i Lombardi sono per lui. ia3o« * . « * * . . . 3 * . „ 555 Il Piemonte e la Lombardia non sono tranquilli. — Il Pontefice, l'Imperatore e la Lega parlamentano a san Germano pel bene comune.—Il Papa approva la tregua jr frai Comuni di Bologna e di Modena.
Ricciardo Guelfo Conte di Verona è prigioniero d'Ezzelino e di Salinguerra e degli altri Ghibellini ; la Lega congregata in Mantova pone fine alla discordia, e Ricciardo è libero. — Federigo chiede sgombro il passo alle terre d'Italia pel figlio Enrico re s pe'Principi di Lamagna che intendevano parlamentare in Ravenna.—La Lega si tiena pronta ad ogni sorpresa, — Il Parlamento
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