Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      famosissima d'Imelda, la quale nel lasso di pochi anni ebbe cento cantori ; e qui recheremo le parole che il diligente Pier Veróli con elegante stile ne disse.
      « Dappoiché la maledetta peste di partito avvelenati aveva gl' Italiani con la sua malefica influenza , non vi fu Città, o Castello, o terra che nel suo seno non desse ricetto a due contrarie fazioni, non mai in pace fra loro ; o se in pace, per poco, all'armi poi ricorrendo con maggior furia di prima. Bologna pure, Città grande e potente, erasi abbandonata a tutta quella ira che i Guelfi e i Ghibellini avevano suscitata; cosicché non più. al comune, interesse, ma a quello dei capi-partito s'aveva riguardo ; e i palagi non più. erano stanze di cittadini pacifici ma ricetto di feroci uomini, che quai figli perversi contro la madre, levavano armata la mano , e le piazze e le strade col sangue dei fra-fratelli sozzavano. L'ambizione di costoro era cagione ohe in una sola Città l'una parte avesse l'altra a nemica; cosicché nelle private contese tra famiglia e famiglia, anche il popolo o per amore o per isperanza od altro, si divideva, e correva la sorte medesima del capo che aveva prescelto. Non avendo le Città guerra al di fuori, il marziale ardore dei partigiani entro alle patrie mura sperimentavasi ; o se guerre vi avevano, allora le famiglie rivaliSer alcun poco quietavano, oppure le più forti ai
      anni delle più deboli procedevano ; dal che ne veniva, che oltre ad essere grande uccisione di cittadini nel campo , ve n' erano altresì dei trafitti in Città dal ferro della discordia, e spesso l'oste tornava senza avere finita la guerra, ad, aumentar lo scompiglio frai cittadini, ad ardere , a devastare. E siccome veggiamo che se fra due amici è cagiono di rotta, con mal animo grande, l'un contro l'altro si fanno ; così gli abitanti della medesima Città impugnate una volta le armi della guerra civile, diventavano intolleranti e feroci , e molti contrari uccidevano ed i superstiti mandavano in bando.


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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