Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALII quali poi ricorrevano ai loro alleati ed amici, • con nuovi sforzi, novelli danni e novelle rovino alla patria procuravano. Questo a un dipresso, non di Bologna soltanto ma di tutta Italia era lo stato ; e durò fino a tantb che giunto al Pontificato Gregorio X. parve che le sfrenate passioni, con la vigoria e santità del suo carattere incatenasse. Ma perchè egli s' era fitto nell' animo di mettere in pace l'Europa, (che dovunque erano uomini, civili discordie esistevano) e di unire tutte le forze della cristianità, ch'egli stesso condurre voleva ai danni degli infedeli ; aveva dovuto perciò recarsi fuori d'Italia per comporre le dissensioni che in altri luoghi esistevano, e per impegnare tutti i re Cristiani a concorrere con danari e con uomini alla sacrosanta intrapresa.
      In Bologna i Lambertazzi e i Geremei, famiglie rivali e di seguito grande, erano da lungo tempo i capi dei due partiti, i quali mai non lasciando occasione che li mettesse alle mani, avevano concepita una profonda avversione gli uni per gli altri, cosicché in ogni circostanza, in ogni momento, alle opere giuste od ingiuste degli abboniti rivali opponevansi. Ma il governo del popolo, alla cui volontà si reggeva Bologna, aveva per qualche tempo saputo reprimer quegli odii funesti, i quali poi sopiti e quasi svaniti apparvero sotto il pontificato del decimo Gregorio. Ma portatosi questo pontefice oltremonti, come abbiam detto , per fare crociati e riordinare la pace, accadde che durante il suo viaggio, Lombardia, Toscana e Romagna alle usate passioni tornarono; e Bologna stessa con tal furore si spinse, che dall'altezza in cui era di potenza e di gloria , precipitò.
      Tutto giorno abbiamo sott'occhio, e del passato ci fanno fede le storie, che da uomini perversi e scellerati sono usciti figliuoli dabbene, virtuosi ed umani. Infatti nella ghibellina famiglia dei Lambertazzi era Imelda , giovinetta avvenente e gentile ; e ijella guelfa de' Gerengei era Bonifazio


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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