Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      momento che dne dell' altre animosamente affron-taronsi con Ugolino, e in brev' ora sopraffatti entrambi salvaronsi fuor della terra. I Forlivesi frattanto, raccolto un valido esercito, avevanlo affidato a Guido da Montefeltro, che approssimando a Faenza fu dai Manfredi, che prevalevano, escluso dal transitarla. Nè parve curar soverchio V ingiurìa ; e fissato il campo al di fuori lungo il Lamone piegò le tende all' alba , e s'infinse d'allontanarsi ; ma iiella notte seguente, ottenuta dagli Accarisi la porta della montagna, s'impossessò della terra, e i Manfredi usciron cacciati (i8 Aprile). Tebaldo degli Or-delaffi sottentrò colà ad Uguzzone de' Tettalasina, ed a Ranieri Samaritani, che si spogliaron concordi della Pretura ; e cessò con essi Rizzardo degli Arte-nisi Prefetto. Al terzo di, presidiato il luogo a dovizia, s'avanzò Guido perfino a Castel san Pietro, ed apparecchiavasi a passar oltre, allorché riseppe ohe i due partiti in Bologna, deposte l'armi, erano discesi ad accordo, e si vide astretto al ritorno.
      Se non che scontento dell'inoperosa missione, declinò improvviso al Castello di Solarolo, ed assistito dagli Accarisi, lo strinse ed ottenne d'as* salto (a5 Aprile). Vi s'eran chiusi Alberigo, e Guido Manfredi, Rodolfo Rosati, Beltale de'Beltali giurisperito, Filippo de'Marsanesi, e con essi gli Stri migliori della fazione Manfreda. E non può negarsi, che il vincitore non abusasse soverchio della fortuna* A Beltale fu reciso il capo, e mostrato per tutto il campo sulla sommità d'una lancia; dodici cattivi giacquero appesi alle forche, il restante si' caricò di catene, e il Castello fu predato e ridotto in cenere. Infuriarono i Geremei alla novella, e fa vinto in consiglio che uscisse immantinenti l'esercito , ed a tutto costo si redimesse Faenza dagli Aocarisi. Jtfa i Lambertazzi, lontani dall' accomunarsi all'offesa de'loro amici, intrapresero a fra-' stornarla. Due Società, quella di Val d'Avesa, e l'altra delle Traverse, comparvero in favor loro alle piazze, ed invadendo ardite il Carroccio, prostesero1


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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