Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      «Jel desinare, quando pochi son per le vìe, e ool-l'armi brandite, gridando viva il popolo e la Chiesa , si fanno padroni di due bocche della piazza : il qual tumulto udito o saputo da' Geremei, insiem col popolo volano questi a rintuzzar la foiza colla forza. Dall' una parte e dall' altra si versa sangue barbaramente ; P odio di fazione ha resa cieca la rabbia de'cittadini contro de'cittadini, dei parenti perfino cóntro i parenti, talché Bologna di nuovo è fatta argomento di scandalo e d'abbomi-nàzione a quante genti hanno cuor generoso ed animo composto a rettitudine, e a religione d'amore. — Alla fine, prevalendo il sentimento della propria causa migliore, tanto potè lo sdegno, anzi il furore accanito de' Guelfi , ehe in poco d'ora ebbero dispersi e disfatti gì* impudenti avversarii, cacciandoli non pur dalla piazza ma dalla Città. Costoro, poiché si videro in disperazione di salute, fuggirono al solito sulle colline dei dintorni, e cacciati poi dalla paura e dal bisogno, ripararon pur essi a Faenza, dove stavano a ricovero moltissimi altri Ghibellini di Bologna, colà rifuggiti nel-l'anno antecedente.
      Purgata la Città di Bologna da simile sozzura, il Senato si diede a render più sicure le Fortezze e le Castella del Contado , e vi pose buone guar-'-die , e le fornì di vittovaglie e a'ogni altra cosa necessaria, mettendovi a capitani onesti cittadini Bolognesi, fidi alla patria ed alla causa di Chiesa; i quali si tennero pronti contra qualunque sorpresa de' tristi banditi.
      Intanto i Lambertazzi in Faenza, anziché starsi queti, e con mutato costume far manifesta la grati* tudine verso quel popolo ospitale , commisero tali stoltezze che poi li volsero al fondo di ogni sciagura; e con loro scorno, ma tardi , se n'ebbero a morder le mani.—Ripieni essi di baldanza, seguendo lor mal talento , si diedero a vita ardimentosa e sfrenata, cosicché que'cittadini avevan ben donde lagnarsene. Alla baldanza susseguì l'insolenza ;
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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