Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIa quella di Bologna, per terra e per acqua, e dalla Città di Bologna sino a Ferrara, ch'erano in uso di pagarsi in alcune parti e Distretti d' ambedue le Città f cioè presso la Pegola e 1' Uccellino, e presso la Torre della Fòssa e quella di Pontenara, ed altrove ne' Distretti delle dette Città, si levassero e cancellassero, nè da quel giorno innanzi più si riscotessero da verun cittadino o distrettuale di esse Città. Che tutte le rappresaglie dall' una e dall' altra parte concedute al Comune di Bologna od a persone particolari, contra il Comune e gli uomini della Città di Ferrara, si levassero, facendo elezione di due uòmini dabbene, uno nella Città di Bologna e l'altro di quella di Ferrara, perchè le predette rappresaglie, senza strepito di ragione, si determinassero. Queste cose tutte furono trattate nella terra della Pegola in casa d' Obizzo di Guidone Bacilieri.
      Intanto, poiché il Consiglio degli Ottocento ed il popolo di Bologna avevano a cuore il generale vantaggio della Città e del suo Distretto, affinchè tutte cose con somma prudenza fossero governate; imposero a'Sapienti che dovessero esaminare come tornasse meglio istituire un Consiglio di duemila persone probe e d'ingegno , ed atte perciò a portare il peso e la gravezza di molta parte della reggenza.
      I Sapienti adunque dagli Anziani e dai Consoli prescelti, avendo sopra ciò con maturo senno discorso , ordinarono che tal elezione del Consiglio nuovo dei duemila, secondo il modo infrascritto si facesse : „ Che si vada a brevi o voti, scegliendo dapprima cento Elettori per ciascuna delle quattro Tribù, e che chiunque di essi nomini cinque, frai quali, se il voglia, può metter pur sè medesimo. Che ciascuno eletto debba essere d'età frai diciotto e i settantanni, e veramente del partito di Chiesa e della Città di Bologna, e tale conosciuto infin da'primi romori. Che sia senza macchia d'infamia alcuna ; nè servo , nè abburattatore (volgarmente\


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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