Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIla lega fosse di dieci once e un terzo d'argento veneziano grosso e buono, e due onoe meno un terzo di rame. Stabiliron poi che la moneta dei l>olognini piccoli contenesse due oncie e mezzo quarto d'argento veneziano buono, e nove once e tre quarti e mezzo di rame.—fcd era in quei tempi tale la lega della moneta bolognese, e venne conservata senza alterazione lungo tempo, e forse fino alla podestà di Taddeo Pepoli , perchè nelle monete fatte coniare dal medesimo Taddeo si rinvenne precisamente la suddetta proporzione in sul finire del secolo decimo sesto, quando Carlo Mangi ni e Giambattista Stella, cittadini Bolognesi, e pubblici saggiatori degli ori e degli argenti alla Zecca di Bologna, fecero sperimento delle monete coniate fra il i337 e il 1347 dal magnifico Taddeo Pepoli, conservatore della paoe e moderatore della Città* nostra.
E nell'anno di che teniamo parola fu abbolita la consuetudine che il Pretore ed il Capitano del popolo, colle loro famiglie convenissero ad onorare le esequie dei nobili, perchè stimarono che un uso sì fatto sminuisse non poco la grandezza e dignità di cotali magistrati. Però confirmò la costumanza che i dottori Decretali potessero assistere a quelle pompe funerarie in tonica' di panno scarlatto.
Comprò il Senato tutti i molini eh' eran nel corpo di Reno , e tutte le case de' banditi Lambertazzi : concedette ai Frati di san Giacomo un certo tratto di recinto per farvi i muri di cerchia del loro nuovo convento: elesse per le quattro tribù, della Città i Gonfalonieri del Carroccio e del popolo di Bologna; ed a questi ultimi dispensò nuovi vessilli: fece inoltre fabbricare solido e sicuro ponte sul canale naviglio a Corticella : comandò ancora agli uomini della Compagnia de' Varii e de' Mercanti che atterrassero le torri, i palazzi e gli altri edifici di Ugolino da Tignano, fatto ribelle alla Città: diede'..... ' lo di poterdare a cui m
Carroccio:
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