Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIIn quest' anno fu in Imola un tal cittadino di nome Alidosio , che essendosi fuggito dalla patii* quando la, prima volta vi passarono i Bolognesi, ri paio alla montagna e quivi persuasi non pochi di que*robusti e semplici abitatori, si fece padrone di Monteoaduno, di Dozza, del Castello di Lina* ro, e d'altri luoghi del territorio Imolese, sembrando sprezzasse la forza e la giustizia de'nostri, e tentasse forse, o almeno avesse in pensiero di salire un dì a Signoria nella patria. Il che inteso avendo il Senato di Bologna, non indugiò punto ad umiliare il temerario : gli mosse contro con esercito fiorito, e tutto quanto aveva occupato gli tolse, e lui pose io fuga vergognosissima. Questa subita marcia fatta dall'esercito nostro, grandemente spiacque al Conte di Romagna, il quale scagliò censuro sui Bolognesi, perchè quand' anche avessero avuto ragione di lagnanza contro Alidosio , non dovevano da sè stessi farsi ragione, ma ricorrere a lui, che aveva l'autorità di renderla ad altri. Ed essi risposergli, che avendo eglino già nei tempi passati acquistata giurisdizione di que'luoghi per ragione di guerra, avevan ora operato quanto ad essi apparteneva per diritto e decoro. Il perchè Udebrandino, esaminato il fatto, restò de'Bolognesi così persuaso, che per mostrarsi loro grato e benevolo ne chiamò a sè gli ambasciatori e mezzani della pace, cioè Buonagrazia di Armanno e Nicola Ridolhni, e ad essi, deputati della propria Città r concedette la custodia d'Imola e-suo Distretto, e della terra di Medicina e rispettive pertinenze ; concedendo pure che i Bolognesi potessero disporre ed ordinare de'suddetti luoghi come loro piaoesse meglio , ed anco potessero eleggere a nome del prelato Conte, que'cittadini Bolognesi che fossero più idonei a sostenere il carico di Pretori e Rettori in esse terre : sicché coloro eh' erano stati ribelli non avessero ufficio nei magistrati. Ed oltre a ciò Ilde-brandino tolse le censure alla Città nostra, e protestò che i Bolognesi non erano incorsi giammai


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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