Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
«rtiIntanto Nordellode'Nordelli cittadino d'Imola, e fuoruscito della patria (del quale abbiamo detto altra volta) quantunque fra noi vivesse vita quieta ed agiata , pure per certa naturale volubilità, o perchè forse temesse sciagura per Bologna, ond'egli
{>iù non vi potesse durare oon sicurezza; pensò di evare a'nostri il Castello di Massa Lombarda, che per opera sua principalmente ottennero, per darlo in mano di Maghinardo Sosenanese , il quale ave-vaio fatto certo di ritornarlo a riposato e tranquillo vivere in Imola , di dove godrebbe in onorata e ricca pace il frutto delle sue possessioni. Il perchè Nordello scrisse della cosa ad Ugolino Sargia, uno de'più famosi ed onesti soldati ohe stesse a difésa di quel forte. Il quale Ugolino arse di sdégno nell'animo generoso e fidale, come seppe di tale indegno procederi: e tosto ne fece saputo il Senato Felsineo, che s'impossessò di Nordello, e sottoporlo ad esame rigoroso. Costui, vinto da tanta prontezza d'inquisizione, e Veggendo sventata la trama quando appena ne aveva concetto il disegno , confessò il tradimento , e lasciò in • breve sul patibolo, e la vita, e l'immaturo delitto. Ad Ugolino ' invece fu dato premio , perchè resistendo alle promesse del tentatore, ebbe più in pregio l'onor proprio e la salvezza di Bologna, che il guiderdone del ribelle, il quale sarebbegli statò d'infinito rimorso »allf afcinta vile calcolatrice.
Oraj mentre il Castello de'Cavalli si fortificava, parve mestieri agli Otto Sapienti ed agli Anziani di mamkrvi un presidio. E vi fu questo spedito ; cioè di sessanta pedoni e quaranta balestrieri, frai quali otto balestre grosse : il qual presidio veniva capitanato da Jacopo de' Sabbadini, di nobile stirpe , e da Giaco bucci® di Giacopo Berardi , di pò-» polano lignaggio. Fecero dipoi cavare ed acconciare una fòssa fra Psumazzo e Castel Franco presso i confini; e di nuovo fecero un'altra fòssa presso la Muzza, al confine di Castel Franco suddettosino à sant'Agata ed a Crevalcore. Poi, nella terra o corte.
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