Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI «rtiCastello di Piumazco, per parte loro, s'avesse ben tosto a consegnare al detto Frate Ranieri a nome del Pontefice, cui sempre si ubbidirebbe, quante volte dal canto proprio facessero altrettanto gli Estensi Marchesi.
      Mentre poi che la pace si trattava, avendo il Consiglio del Comune nostro invitato a'comandamenti del Senato non pochi ribelli di parte Lam-bertazza, i quali avevano nipoti, fratelli, figliuoli e zii , che in patria ne godevano i beni, e non piegando quelli all'invito del Consiglio, e giovandosi di tali sostanze per tenere in angustia la Città propria; avvenne che il Senato li privasse in gran parte di cotali beni, e lor solamente lasciasse di che campare la vità, ma nulla di sopravvanzo per giovarsene in male arti. Prova novella della debolezza e del timore di que' reggenti, i quali per serbar sè medesimi, facevansi anziché padri, padrigni, e in vece di punir il delitto nel delinquente , punivanlo nell' intera famiglia.
      Intendendo frattanto i Bolognesi che Uguccione e Maghinardo venivano con loro genti a'danni del Contado di Bologna, corsero ben presto alla volta d'Imola dove seppero che tali nemici trovavansi ; e in uno scontro al Sillaro, furono alle mani con quelle solite scaramucce, dove per l'ordinario non conchiudevasi nulla, ma dove soltanto perdevasi il fiore de' militi, perchè i più prodi venendo primi allo scontro, e con rabbia accanita, e con fermo proposito di offendere altrui, restano ad un'ora offesi ; e danno ferite e morte reciprocamente, con nullo vantaggio della causa universale ; sendochè non assecondati da altrui, gettan le forze ed il sangue in badalucchi parziali anziché in piene battaglie. E tale fu lo scontro al Sillaro, di che sopra abbiamo accennato : uno spargere del miglior sangue e nulla più ; una presa scambievole di campioni fatti prigionieri, un compianto delle par-, ti che vedovate ne furono, un reciproco desiderio di ricuperarli, una dimandauna concessione,


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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