Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNÉSIVisconti eletti suoi ambasciatori per mandarli a Venezia ed a Verona, città amiche, e dove non pochi di tali esuli stavano a rifugio: ma prima ne volle dare avviso al Senato nostro, per fargli aperto in quanta stima lo tenesse , e come nulla volesse operare senza comunicarglielo innanzi. Della qual cosa il Senato Felsineo gli tribuì vive grazie, esortandolo a seguire il proprio lodevole consiglio, ed a volergli significare quanto stimasse opportuno che operar si dovesse (ia Gennaio).
      Non mancavano frattanto alcuni maligni, che turbar volevano le cose, perchè la pace tra' Bolognesi e gli Estensi non avvenisse ; e costoro, per indurre a sdegno Azzo Marchese, commettevano con impudenza smodata molte incursioni , spogliando e rubando il territorio di Modena. E perchè il Comune nostro si avvide che queste indegnità romper potevano ogni legame di tregua, ed impedir per sempre la pace ; scrìsse incontanente al Consiglio di Firenze, che volesse ben tosto por le guardie alle Castella, che s'era trattato consegnargli , e che ne pigliasse il possesso , affinchè la concordia dì cui seminavansi i germi potesse mettere salde e robuste radici, e rigogliosa e fruttifera crescere. I Fiorentini, conosciuta la rettitudine della dimanda, tostamente posero, a nome del Pontefice , in Piumazzo i due Castellani Teglia di Geremia da Castagnolo e Lotto de' Guidalotti, cui diedero cento pedoni ed un trombetta, con un Notaio , e collo stipendio per due mesi, incominciando il giorno venti del Gennaio-
      Nello stesso volger di tempo i Parmegiani spedirono ambasciatori al Comune nostro, pregando fosser levate le rappresaglie, e fVa Parma e Bologna si stabilisse amicizia e pace, ed ai passaggieri d' ambedue le Città fosse conceduto di poter andare e ritornare con libertà e senz'alcuno impedimento. Alla cui proposta i Bolognesi non usarono scortesia.—Parimenti i Fiorentini scrissero a'nostri, significando loro aver ricevuto i denari inchiesti per


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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