Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIper pubblico Istrumento all'offertagli dignità, per esser egli impedito da negozi non lievi in servigio del Visconte. In questo tempo medesimo si liberarono da ambe le parti nuovi prigioni, ohe furon
tià devoti al partito avversario, e diversi banditi e'paesi di confine ebbero permissione di ritornare a* loro focolari , con piena gioia universale.
Ma i Fiorentini, che non s'accontentavano della tregua fra Bologna e gli Estensi, e ne volevan la pace, non mancavano con lettere ed Ambasciatori di sollecitare i Bolognesi ed Azzo a dar compimento alla bell'opera. 11 perchè il Consiglio nostro subito elesse alcuni nobili con Ghiberto Guidolino Sindaco e Procuratore prescelto dal Consiglio medesimo, e li spedì Ambasciatori al Pontefice Bonifazio Ottavo, acciocché egli volesse interporre la sua autorità presso l'Estense Signore, a maggior fermezza della pace: la quale, rimessa tutta nell'autorevole mediazione del Pontefice, fu conchiusa in sullo scorcio dell'anno (24 Dicembre) con quell'espansione di cuore, che sempre si prova da coloro, i quali dopo lunga calamità sperimentano un tratto la buona ventura, dopo una lunga notte veggono splendere limpida la luce del dì, dopo avere assaporato gli acerbi amari frutti della discordia, gustano al fine le dolcissime squisite poma de' giardini olezzanti della pace. E furon queste gustate da quanti prima si travagliavano in affannosi de-* siderii, ed anelavano indarno il caro sole della lor patria. Tolto ogni bando, vi ritornarono.— Le gu-staron coloro che stavano in continuo sospetto sui confini dei due Distretti, e che non eran mai sicuri dagli assalti dell'avversario.Conchiusa la pace, furon rimesse le terre agli antichi limiti, e vissero senza timore i finitimi popoli.*—Le gustaron quegli uomini delle campagne, che pei bisogni della guerra dovevano abbandonare l'agricoltura, e servire ai comandi di chi stringeva la spada. Cessata ogni guerra, venner levati i presidii dalle fortezze, i servigi straordinari a quei delle ville ; tacque il
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