Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI 377
      ancora quattr'anni, onorato sempre e sicuro, chiuso in patria i suoi giorni il 3 di Settembre del 1284.
      Ora veniamo agli Odofredi.— Il più antico fra gl'illustri di questa famiglia, fu propriamente Odofredo, emulo d'Accursio in vita, e prossimo a lui nel sepolcro; perocché l'uno e l'altro hanno tomba sotto il Portico di san Francesco, fra la Pesa del Fieno e la gran porta della Dogana. Nacque Odo-fredo il vecchio circa al principio del secolo decimoterzo ; e perchè la famiglia sua era molto doviziosa, chiamavasi de'Denari. Si applicò dapprinci-
      £io Odofredo alle buone lettere, alla Filosofìa, alla lialettica, nella quale apparisce da*suoi scritti come fosse erudito. Poscia si diede alle Leggi sotto l'insegnamento di Giacomo Balduini: e quantunque lo chiamasse Padre e Signore, pure talvolta ne dissentiva nelle opinioni, perchè l'ingegno suo pronto e straordinario noi faceva schiavo di nessuno. Dopo il 1238 venne laureato e fatto Lettore: e giovine ancora, per acquistar fama, fu nel Piceno, nella Puglia, ed anche una volta in Francia in uffizio di Giudice: il qual incarico sostenne pure in Toscana, anzi in Firenze. Ritornato quindi in patria, si distinse molto nel Foro, dov' ebbe spesso ad antagonista Francesco Accursio : tenne amplissima scuola in casa, e molto splendidamente trattava i discepoli suoi, ciò che far non poteva l'Accursio, perchè non ricco cittadino ma mediocre straniero. Onde avvenne che Odofredo in certa guisa levasse romore più dell' altro, quantunque forse non riuscisse giammai Glossatore delle Leggi valente come lui. Anche nel Foro si distinse non poco Odofredo per mirabile facilità nel conciliare le leggi, per somma chiarezza nello spiegarle, per gran giudizio nella scelta delle opinioni. Oltreché il suo scrivere è pieno d'invenzioni , di novelle, di favole, d'esempi tratti dall'uso volgare e comune d'allora^ e pingue di notizie intorno a'costu-mi di quell'età.— Fu anche impiegato Odofredo in difficilissimi affari della patria (1244); e cinque


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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