Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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Conselice , al Porto di Bada, a Castel Franco, all'Uccellino ed alla Pegola. .
E un grande incendio (allorar che non avevansi trombe ad acqua, e che Bologna èra una sélva di colonne e di case di ' legno ) desolò .ed angustiò la Città (i5 Settembre). Fu alle cinque ore di notte, nel quartiere.di san Pietro, alla casa di Giuliano de' Piantavigne, uno degli Anziani di quel mese., il quale vi perdette due figlioli» coli' amorosa nutrice. Indarno que&ta studiò scampo per tutti. Cinti di fiamme d' ogn' intorno, urlarono e chiesero aiuto. Dio gli ascoltò : Ei li volle tolti* agli spaventi di quella notte, e seco ne Chiamò le anime, mentre ne ardevano, i corpi con generale compianto. Nel frattempo Gilio de' Pascipoveri, ravvolto in bagnato lenzuolo , scagliossi tra le fiamme per trarneli fuora: ma nel passo di stretta loggia, cadde fra un vortice di fumo, fra un abisso di fuoco, e trovò guiderdone immortale di sua generosa pietà. Insomma l'incendio fu tale che oltre la casa del Piantavigne, guastò quella di Nicola di Saracino, e tutta intera una di Lorenzo di Belletto dalle Suore, con molto rischio d'un'altra di Bonaventura di Monte de' Lodovisi. Durò il miserando spettacolo diciannove ore, e molte sostante d'ogni guisa divorò e ridusse in cenere.
ANNO DI CRISTO 1305.
Due Pretori pure e due Capitani s'ebbèr nell'anno di che veniamo a dir parola : furono i primi Guglielmo Novello Palcinieri da Padova e Tassino Donati Fiorentino; ed i secondi Giovanni della Tosa e Rambèrto Ramberti.
Giunsero a Bologna (io Gennaio) Ambasciatori della Città di Roma, ed ammessi al Consiglio,
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