Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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Ghibellini , sterminio all' avverso partito. Però a questa volta furon più grida di forsennati, che gesta di coraggiosi ; perciocché avendo il Pretore Ferrapecora saputo la cosa, accozzò in breve sue genti, e camminando armata mano dove i gridatori scorrazzavano, li pose in fuga con forza di braccio risoluto, e venti ne prese ed imprigionò, e gli altri sgomentati si fuggirono chetamente alle loro case , prima di venire scoperti , ed inquisiti , e castigati come temevano. Sollecitavano intanto i Ghibellini perchè si fiaccassero le corna all'orgoglio de'Guelfi, dando pena ai prigioni, perseguitando e distenendo quelli che s'eran fuggiti, umiliando l'intera parte antagonista con severi esempi di giustizia ^ come loro pareva che meritasse. Ma il Pretore ed il Consiglio, tenuta discussione sulla bisogna, giudicando che il rigore de'governanti potesse produrre troppo grave disordine , non fece paghe le sollecitazioni de' Ghibellini, e , perdonando ai venti distennti , in piena libertà li rimise, non tralasciando però d' accortamente sopravvegghiarli. A tanta in dui-genza del Pretore, i Ghibellini arsero d'ira, non .potendo patire che di tanto misfatto i Guelfi andassero impuniti, e deliberarono prenderne aspra vendetta;.e brandite le armi cominciarono un nuovo tumulto : il perchè dal Consiglio furono fatte le dovute ricerche degli irrequieti e ne vennero trovati capi Bornio Samaritani e Romeo Pepoli, che furono presi, sgridati come ben meritavano, e con minacce di maggior castigo, in capo a tre dì , liberati. Ma frattanto la parte Guelfa con molto ardire cominciò a portar l'armi per la Città, e far radunanza d'amici, e vociferare in diversi crocchi con molta impudenza,-e dar sospetti troppo gravi e manifesti di sue ostili intenzioni. Ciò dispiacendo al Senato, fece bandire Tordino e Paganino conti da Panico , e Guidotto Guidotti, come principali di simili radunanze, i quali ubbidienti si partirono ; ma non guari andò che rimessi in grazia ri-patriarono. — Così per la baldanza delle fazioni.
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