Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      54* ANNALIiti niuno fidava che in lui. — A tale scritto fece risposta il vegliardo, ammonendo il figliuolo che l'accoglierebbe; e segnò l'ora ed il luogo. Il figlio giunge al luogo prefisso ed all'ora stabilita. Guarda intorno, non iscorge nessuno ; arriva il padre , si avanzano , s' abbracciano : Alberto è sorridente , il genitore accigliato: l'amor di patria ha spento ogni altro affetto vin quell' anima antica ed aspra. Sbucano per ogni dove gli uomini appostati da Azzo; il giovine è stretto con dure ritorte , e indarno si divincola, indarno fa impeto per fuggirsi. Convien-gli cedere alfine. E come toro ferito che dopo lungo dibattimento cade senza lena in balia de'mastini , cotale il giovine Galluzzi spossato e vinto si prostende, e come corpo frale e moriente cede da ultimo ai crudi modi delle genti paterne. — Spettacolo miserando, che a'nostri giorni di migliori virtù più non vedremo rinnovellati !—È tratto il malarrivato Alberto al cospetto dei Guidici, acciocché, secondo il decreto del Consiglio irremissibilmente punito venisse : ma il Consiglio stesso, attonito per la narrazione di quanto era già accaduto , sorpreso all' animo per un fatto insolito ed unico nella storia , mosso a pietà della canizie di Azzo e della giovinezza di Alberto , mutò divisamente, e con più mite sentenza disse al feroce vegliardo si contentasse che il figliuol suo avesse perpetuo castigo di carcere , anziché la pena obbro-briosa di perdere il capo sotto la scure del carnefice. Ciò venne fatto avvertito al vecchio Galluzzi. E chi '1 crederebbe! Costui, più aspro e più duro di quanti padri mai fossero , converte in estrema crudeltà il santo amor della patria, e spegne in sè stesso ogni voce del sangue, e vuole che il primo decreto si osservi, che Alberto venga tratto al palco dell'infamia: ed Alberto vi è tratto, e sotto gli occhi del popolo e del padre gli è tronca la vita ! Ferocissimo padre! miserabile vecchio! Non ti lacerò l'anima l'ultimo sguardo del figliuol tuo, che a te volgevasi muto supplicando perdono? Non ti


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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