Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
      555
      ANNO DI CRISTO 1514.
      Berardo dalla Cornia e Iacopino da Pontecarale ci vennero Pretori; e l'uno era da Perugia l'altro da Brescia. Capitani del popolo, avemmo prima Pelaglio de'Pelagli da Samminiato, poscia Alberto Pelavicini. Sotto la reggenza di Berardo, poiché nello scorcio dell' andato anno Enrico Imperatore era morto , volendo pure i Felsinei conoscere, o almeno indagare chi potesse venir eletto in sua vece iinperator di Germania e re di Roma, man-daron tre volte lor messaggi in Alemagna per intendere alcuna cosa sul lor desiderio ; ma imperciocché fra gli elettori era non poca discordia, stando una parte di essi per Federico d'Austria , primogenito dell'Imperatore Alberto, e l'altra per Lodovico Duca di Baviera, così gl'inviati Felsinei, se ne tornarono alla patria senza poterle recare novella veruna di qualche probabilità.
      Ed Ugo da Balso , Vicario del re Roberto nelle parti della Lombardia, scrisse a' Bolognesi mandassero loro ambasciatori ad un Parlamento che far si doveva in Pavia sopra cose importanti ; ed essi non vollero mancare: ma perchè non amavano che gli ambasciatori loro determinassero ed accettassero cosa veruna in esso Parlamento, così mandarono colà un Notaio che tenesse vece di Messaggio , senza dargli autorità di Sindaco, ed ammonendolo che nulla dovesse fare se prima non ne avesse avvertito il Senato, ed avuto risposta ed autorità.
      Il Consiglio nostro pertanto seppe che le terre del Frignano (6 Febbraio) si mostravano ritrose di ubbidire alla ragione di Nonantola ; e di questo loro ardire fece non lieve risentimento : ed oltre le pene imposte, levò ai Massari le chiavi di tutte


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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