Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIe popolo concedette che le persone ecclesiastiche potessero udire le leggi, godendo senza ostacolo i frutti dei loro benefìzii. Ciò che dimostra cbe nella guisa medesima, che non era conceduto ai secolari Io studio delle cose canoniche, non era agli ecclesiastici quello delle cose civili.
ANNO DI CRISTO 1318*
Ornai la dignità dei Pretori era nulla: più d'uno da lungo tempo si eleggeva ; poi tre e quattro in un anno; indi non si teneva più ordine per le epoche della elezione ; e quegli che siedeva Pretore stava pur anche a Capitano del popolo ; e il Capitano del popolo teneva le veci del Pretore. Insomma un mutamento di stato disponevasi di giorno in giorno, e prevedevasi di leggieri che non poteva tardare di molto. Ciò si parve manifesto nella nomina e nell'ordine di servigio prestato dagli ufficiali forestieri della Città del picciol Reno. Difatto fu chiamato Pretore di Bologna Giorgio di Foro Bresciano, e con lui ebbe grado di Capitano Giovanni de'Badoari da Sassoferrato : ed in seguito venne Pretore Guelfo Pugliesi da Prato che fu ad un tempo Capitano del popolo; e finalmente gli successe il Fiorentino Testa de' Tornaquinci.
Reggendo il primo dei Pretori, stavano , come nell' anno antecedente accennammo, in piede di guerra i postri contro de'Modenesi; quando il nuovo magistrato cogli Anziani e coi Consoli del Gennaio s'interposero per comporre gli animi a pace : el qual fine i Bolognesi mandarono agli avversari Previdino de' Prendipàrte , Filippo degli Asinelli , Biagio dei Magnavacca, e Giovanni da Bisano, i quali trovarmi a Castel Franco cogli Ambasciatori Modenesi, e quivi la pace fu trattata, e vennero
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