Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIbandita a tutto il popolo con lautezza inusata , e con molta copia di vivande e molto lusso in vasi eletti di argento. Il perchè presagivano i più accorti com'egli vagheggiasse il primato della patria
      0 per sè o pel figliuolo , come studiasse levar rumore di sua dovizia e splendidezza anche fuor di Bologna per acquistarsi fama di ricchezza e parentele con grandi e dominatori. Cose tutte che non mancarono alla stirpe de' Pepoli.
      Nel frattanto il Castello di Medicina coi dintorni erano caduti nelle mani dei fuorusciti di Bologna; bnde il Consiglio mandò colà parecchie genti d'ogni arma, che attaccarono spesse ma leggiere scaramuccio. Alla fine venendo alle strette , i fuorusciti si posero in fuga, e alcuni ne morirono, altri ne rimaser prigioni, altri furono appesi agli alberi lungo le pubbliche vie (8 Maggio). E , purgato il paese da tanto morbo, ne venne commessa la cura al solito Romeo Pepoli, e ad altri quattro commessi ,
      1 quali vennero eletti fra le quattro Tribù: poi vi fu spedito Pretore Calorio Gozzadini, 11 quale fece riempir d'acqua tutti i canali ed i passi, di dove le vettovaglie avrebber potuto in altra guisa venir trasportate altrove con danno della Città.
      Mentre questo accadeva, intendendo il Consiglio che molti nobili del Contado e di Romagna, erigevano fortezze ad arbitrio, e fra l'altre alcune dentro e fuori del Castello di Piancaldolo, la cui custodia apparteneva ai Bolognesi, questi vollero ed ordinarono che tali fortezze e quel Castello stessero alla devozione del Comune di Bologna, od altrimenti fossero atterrate per sempre. E perchè la Lombardia e le varie terre a noi limitrofe trova-ronsi in molto pericolo per la venuta di Filippo di Valois in Italia , contro degli Scaligeri e di altri Ghibellini ; il Senato radunò gran somma di denari per far leva di molta gente in difesa della Città , del Contado e della Diocesi. Il che fatto, il Consiglio ordinò che si accozzasse un possente esercito contro de'Modenesi, vicini ed infesti nemici, a rintuzzare i quali si terrebbe apparecchiato.
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1840 pagine 639

   

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