Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
taoANNALI
Avevano gli Anziani ed i Sapienti di Bologna promesso ai Rettori dell' Università degli scolari, e deliberato per la riformazione dello Studio di Bologna e per la confermazione de' suoi privilegi, di mandare due Ambasciatori alla Corte Romana a spese del Comune; e volendoli compiacere, furono scelti Ponzio Mita oltramontano, e Francescano da Frassineta ci tramontano, i quali, giunti appiè del Pontefice, furono da lui bene accolti, e graziati d'ogni lor dimanda. Oltre di che il Papa costituì Conservatore dei Privilegi dello Studio Bolognese il Vescovo Felsineo.
Eransi nella guerra passata fatti molti incendi in Ville e Castella, cui per anche non s'era messo riparo ; laonde il Senato, scelti quattro Sapienti, li deputò a dirìgere la ricostruzione di quelle Castella che importava restaurare, e che per anche non lo erano state. Pertanto nel Castello di Ca-prara ritrovandosi dei ribelli nemici di Bologna, i quali ogni giorno scorrevano i dintorni, commettendo le solite ribalderie di preda e d'incendio, ed avanzando talvolta fino a poche miglia della Città ; ciò spiacque oltremodo al Senato, il quale commise a Giuliano Malvezzi, a Barba dei Sabbadini, ed a Guiduccio da Monzone, che colla milizia della montagna perseguitassero a morte i faziosi. E lo stesso Senato levò tutte le facoltà e le possessioni ai fuorusciti ; e siccome eglino erano stati cagione d'infiniti mali al Comune di Bologna, così volle che con essi si ristorassero i commessi danni, e i loro beni incorporò ai beni del pubblico.
Al primo giorno di Aprile fece l'entrata sua in Bologna il Capitano Guasta da Radicofani ; e non appena fu introdotto al suo governo, che pose ordine a gran numero di cavalli e di pedoni per passare sopra il Castello di Panico, dove i Conti di quel luogo si erano fatti forti, con disegno di riporre in Bologna i Pepoli ed altri fuorusciti. Ed avendo il Senato a tal fine deputati in oltre quattro valorosi che disponessero le cose della guerra ;
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