Annali della cittā di Bologna di Salvatore Muzzi
taoANNALI
salvando le ragioni loro, e ad essi fossero cancellati tutti i bandi, elevate le condanne, le collette ed altre gravezze per lo addietro imposte loro. Che tutti i popolari (eccettuati trenta posti a confine, dove pur debbano stare) i quali saranno nominati da quelli cbe reggono la Cittā, possano liberamente ripatriare e godere i loro beni e le loro ragioni, e siano cancellati da tutti i bandi , e liberi da ogni processo, senza pagare cosa alcuna. Che quelli che reggeranno la Cittā od il Vescovato mantengano la pace e la quiete, e gli onori, e gli uffizi e i benefizi con amore ; e che il Rettore che sarā secondo il tempo, non possa ricevere nč accettare nč lasciar entrare nella Cittā soldato alcuno a cavallo od a piedi senza licenza de'governanti la Cittā. Che gli uomini delle terre, delle ville e dei luoghi del Distretto di Modena, che sono alla devozione della Chiesa, ed anche gl'intrinseci di Modena sieno tenuti coxrispondere al Comune di Modena nelle colte , fazioni , e negli obblighi consueti ; alle quali cose, essendo bisogno, vengano costretti ubbidire dal detto Legato e dai detti uffiziali. E lo stesso s'intenda degli uomini, della Universitā e degli abitatori del Castello di Sassuolo, in quanto a vie, strade, passi e ponti, tanto per terra quanto per acqua, di mantenere il tutto libero e sicuro, siccome in tempo di pace si mantenevano, non ostante alcune rappresaglie sospese dal detto Legato a suo beneplacito in tutte le terre a lui soggette. Che i dazii e le gabelle del Comune di Modena si possano cogliere, accrescere e menomare a volontā del Rettore del Comune, e di quelli che reggono: e che eglino a motivo delle spese a sostenersi, possano far colte, imposizioni, riscuotimenti in detta Cittā e nel Distretto , eccettuate le genti della Chiesa, gli Ambasciatori ed i Nunzi, o i loro soldati ; come quelli del Legato ; rimettendo tutte le ingiurie, e i danni fatti nel tempo di guerra da amen-due le parti ; di modo tale che i detti intrinseci, cittadini, comitatini o contadini , e stipendiarti,
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