Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
taoANNALI
consacrato formalmente che nel Gennaio del futuro • anno, nella quale occasione fu imposta una colletta di cinquecento fiorini d'oro al Clero Felsineo, perchè la funzione del consecrarlo avesse luogo con grande magnificenza.
Prima di questo tempo, Giovanni re di Boemia, confederato col Pontefice, avendo intenzione di conservar lo stato a Federigo e Leopoldo pupilli , figliuoli di Ottone, passò in Lombardia, che il Bavaro non y* era, sotto colore di voler favorire la cose dell' Impero, essendo egli stato figliuolo del-l'Imperator precedente, e trovandosi Lodovico scomunicato. Atea con sè il figliuol Carlo , giovane di bellissimo aspetto, e settecento cavalieri de'migliori che mai fossero. Al suo primo giungere, Brescia che da Cane Scaligero era assediata, si diede a Giovanni, e l'assedio fu subito disciolto.—Bertrando Legato nostro, sentendo l'arrivo di Giovanni a Brescia, cercollo d'amicizia e di lega; e l'ottenne: e ancor l'ottennero i Rossi di Parma, che per tal modo si racconcigliarono con Bertrando, cui la Città predetta avevano tolta. — I Bolognesi, cui spiaceva questa lega, perchè temevano non Giovanni il Boemo si facesse padrone di Bologna, apersero i lori sospetti a Bertrando, il quale ne rise , perchè già pensava a giovarsi del Re per suo solo vantaggio. — Pertanto si recò a Castel Franco, sul confine con Modena, ed ivi tutto un giorno stette in abboccamento con Giovanni, e trattate fra loro segrete cose, il dì seguente tornossi Giovanni a Modena e Bertrando a Bologna.
Mentre si facevano queste cose, l'esercito di Bologna insiem colle genti della Chiesa passò verso Castel Nuovo, nella Diocesi di Parma, a favore de'nobili da Correggio: ed i Parmigiani vennero a Modena con trecento cavalieri (a4 Giugno), poi coi Modenesi ed i Reggiani passaron sul Bolognese a Piumazzo, ed ivi ne' contorni fecero danni gravissimi ; quindi si ritirarono. E le genti della Chiesa ( i Luglio ) furono al Ponte di sant' Ambrogio ,
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