Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
i3o ANNALIGentile da Varano di Camerino; Guido da Polenta di Ravenna ; Sinibaldo Ordelaffi di Forlì e di Cesena; Giovanni Manfredi di Faenza, Lodovico Ali-dosi d'Imola, ed altri in altre terre e Città ; sicché poche ne rimasero nello stato della Chiesa, le quali non avessero il loro signore.
Muzzarello da Cuzzano, in questo volger di tempo, e in quest' anarchia Bolognese , trovandosi ad un Mercato in Monteveglio, ivi uccise o fece uccidere alcuni de'Vanducci di colà e due di quelli da Savignano ; e per esser egli di parte Scacchese, come se niun male avesse fatto, venne impunemente a Bologna, dove Zerra de' Pepoli diedegli in matrimonio una propria figliuola. Parimenti Bit-tino de'Preti, violando la pace fatta coi Tencara-ri, uccise due di questa famiglia senz' averne castigo. — Per questo licenzioso vivere adunque , e per quest'abusata libertà, fu costretto il Senato a riformare gli Statuti della patria, correggendoli o purgandoli, acciocché poi si pubblicassero. A tale fine nominò quattro Dottori di Legge e sei Scrittori degli Statuti, de'quali tutti era direttore Taddeo de' Pepoli, cui toccò principalmente la correzione di quanto spettava a Molini e biade, nonché alla fortificazione della Città, nella quale azienda ebbe pure a compagno Brandeligi Gozzadini, che fu uno degli otto sopra la guerra.
£ in mezzo a queste interne minacce pensaron pure i Felsinei ai bisogni d' altrui : sicché promisero genti al Pontefice che intendeva procedere al Conquisto del santo Sepolcro ; e diedero tre insegne di soldati a cavallo ed a piedi a Malatesta Malatesti travagliato da' fratelli proprii. — In questo mentre (ed era sul fine di Giugno) pervennero nel territorio Bolognese certi militi religiosi, condotti da Fra Venturino da Bergamo dell'Ordine de'Predicatori, i quali andavano predicando una Crociata contro de'Saraceni: e perchè portavano nella parte anteriore dei mantello bigio una candida colomba sopra tessuta con tre foglie d' oliva nel becco,
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