Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      tollerare quella che loro venne fatta dalla plebe ; sicché molti essendo i malfattori , molte sarebbero state le vittime, sicura la distruzione di non poche famiglie, sicuro ed imminente un grave danno alla patria. E imperciocché dove moltissimi errano nessuno si castiga, così addivenne che il popolo andasse impunito, e che Brandeligi co'suoi portasse un giorno la pena d'ogni fallo operato.
      Frattanto Taddeo Pepoli e Brandeligi Gozzadini ? abboccandosi insieme entrarono il palazzo de'Notai, dove famigliarmente ragionarono sui pericoli della patria ; e mentr' essi ne deploravano l'affannoso stato, Berto Baccilieri venne alla piazza con uomini d' armi, per iscortare a casa con sicurezza il Gozzadini ; e vennero pure, pel fine medesimo, alcuni aderenti del Pepoli ; sicché all' uscire che fecero e l'uno e l'altro dal Palazzo suddetto dei Notari, ebbero buona e sicura scorta, quasi fossero principi ; il che non era degli altri nobili Felsinei. Ma il Baccilieri, e quanti con lui s'eran mostrati coli'arme sulla pubblica piazza così per servigio e scorta del Gozzadini che del Pepoli, vennero posti a confine dal Consiglio di reggenza ( 7 Aprile ) ; il quale comandò inoltre con pubblico solenne bando che tutti i confinati del Distretto e del Contado di Bologna, dovessero allontanarsi cento miglia oltre il luogo dove stavano a soggiorno; e ciò in termine di quindici dì, sotto minaccia della confisca-zione de'beni e di non tornare mai più. alla patria.
      Ma quanto più il Senato si affaticava di metter pace o quiete frai cittadini, tanto più a guisa dell' Idra favolosa, ripullulavano i capi alla discordia cittadina ; e gli Spilli coi Maranesi, i Primatiicci con quei da Salotto, e quelli da Medicina coi Ca-tani vennero più d'una volta alle mani, così n$lla Città che nella campagna; e dappertutto ove scon-traronsi fu tra loro accanita zuffa, e sempre spar-
      fimento di sangue, sempre uccisione di parecchi, er la qual cosa più non bastavano minacce e castighi a contenere gli animi esacerbati, anzi quasiv^


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1841 pagine 718

   

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