Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
i3oANNALI
negozio entro il termine dal Pontefice assegnato, esso Nunzio scrisse al Papa la cagione perchè non si era eseguita la sua volontà; la quale scusa benignamente fu dal Pontefice accolta (i5 Ottobre).
Poco prima di questo tempo Francesco Ordelaffi signore di Forlì mosse le armi contro del signore di Faenza, e gli levò la ròcca di Muccio, ed assediò Calboli: il perchè Ricciardo signore di Faenza, ricorse per aiuto al magnifico Taddeo, da cui ottenne trecento cavalli: onde fatto animoso battè e vinse r Ordelaffi, e n' ebbe prigione un capitano , che, donato a Taddeo, fu da questo riposto in libertà.— In questo tempo morì un Dandolo Doge di Yenezia, e gli successe Bartolommeo Gradenigo, della cui dignità fu molto lieto il nostro Pepoli, che gli mandò a congratularsene Azzo Ramenghi Dottor Decretale, e Mino Garisendi Giurisperito. — Fu quest' anno tremendo in Italia per calamità di carestia: e la Toscana, la Vinegia e la Lombardia videro morire per fame migliaia e migliaia di genti. Ma tale non fu per Bologna, chè il magnifico Taddeo provvide per quanto può un padre, che non mancasse grano nè altra sorta di cibi alla sua patria diletta, la quale , mercè 1' operosa pietà sua, non provò gli stenti deplorabili onde furono vittime le altre regioni della Penisola Italica.
ANNO DI CRISTO 1540.
Negro Bruciati da Brescia fu Pretore di Bologna in quest'anno, standosi sotto la direzione primaria del magnifico Taddeo. — Correva il Marzo quando Beltramino Nunzio Apostolico, del quale più sopra abbiam detto, venne alla volta di Bologna insieme cogli oratori Felsinei ; e prima che giungesse alla Città fu incontrato con grandissimo onore dal Pepoli e da'suoi figli Giovanni e Giacomo, non chev^
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