Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALInon dieder premio alle fatiche degli agricoltori ; nemmeno della nuda semenza: languivano i poverelli lungo le strade, e tendevan le braccia supplicando, e, smunti, tremanti, mal reggenti sulla persona chiedevan soccorso di pane. Avevano i ricchi dovizia di oro; ma non potevan sovvenire alla comune calamità, perchè il cibo mancava per tutti, perchè giacevano vuoti i granai de'principali cittadini. Straziante levavasi intanto il comune lamento ; 1' aver cuore pietoso non bastava ; volevasi un uomo che con potente opinione potesse altrui persuadere a somministrare ciò che qui difettava. Il solo Taddeo valeva a tanto, perchè sol egli aveva cuore generosissimo, e fama grande, onorata. Scrìsse alle genti dell'Emilia, scrisse ai Lombardi, scrìsse agli uomini di Toscana; pregò ed ottenne; pagò le biade più necessarie a carissimo prezzo; spese, gittò anzi raolt' oro dell' erario suo domestico : provvide alla fame de' cittadini, riempì le pubbliche fru-mentarìe, sentì nomarsi padre e sostegno della patria, ebbe le benedizioni delle migliaia del popolo. E mentre questo operava , scavava 1' alveo deL-l'Idice e della Zena, apriva libero adito a quelle acque che per l'addietro imperversavano ; ergeva ponti sui fiumi, costruiva o migliorava le strade ; faceva sì, per dirlo in breve, che tutti potessero comprendere non aver egli ottenuto indarno il dol-. ee titolo di Padre e Conservatore della patria.
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Taddeo Emilia Lombardi Toscana L-l'Idice Zena Padre Conservatore
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