Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIMaria dello Spedale di Monzuno, e si rifece il Monastero de' santi Fabiano e Sebastiano in Valle di Lavino, dove presiedeva un abate.— In quest'anno finalmente il Vescovo di Bologna diede ai Padri Serviti il Monastero presso la Chiesa parrocchiale di san4 Tommaso di strada Maggiore^ ed ottenne dai Pontefice Clemente le decime di Bagnarola per la sua Chiesa, distratte prima in favore di Ottaviano Ubaldini e di Uberto degli Avvocati; predecessori di lui, poco dopo la metà dell'antecedente secolo, e sul principio di quello onde stiarrv noi ragionando.
ANNO DI CRISTO 1346.
Proseguendo il magnifico Taddeo a governare Bologna con provvidenza veramente paterna , questa Città godeva di tal pace che da lungo non aveva provata la simile. Neil' interno pochissime o nulle le quistioni cittadinesche, contenti i nobili della prudenza sua , lietissima la moltitudine della solerzia con che ne curava il benessere : nell' esterno non più banditi alla montagna, non più tentativi di ribellione corttra la patria , non più scorrerie , non più guasti, ma quieto vivere e riposato, tanto più ch'era morto un fazioso da Panico, non ultimo nemico della pubblica tranquillità. Perciò di quest'anno, occorsi non essendo sconvolgimenti nè fatti della menoma rilevanza, poco o niente potremo dire , se non che ci venne a Pretore Averardo da Monte Spinello, che si accrebbe la fabbrica della Gabella di Bologna, e che si eresse il Monte Vecchio. — Poi ( 20 Aprile ) Pier Modesto di Giacomo del Magnifico Taddeo, essendo vacata la Chiesa di santa Maria di Bagnarola, ne fa egli investito dall'Abbate e dai Monaci di santa Cecilia della Ctovara o Cor vara, perchè ornai le dignità e le onorificenzev^
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