Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
aa6.
ANNALIaccompagnati da Mafleo Visconti e da Brnzio figliuolo di Luchino ; e quivi tutti accomiatandosi, passarono i forestieri al Castello di Trezzo, dove Ostasio, postosi a dormire in una camera dov'era un braciere con carboni accesi, fu trovato quasi morto d'asfissia; e n'ebbe tale nocumento che non fu dato ad alcuno di poterlo più riavere in salute. Infermiccio fu recato a Verona, poi a Ferrara, e quindi finalmente a Ravenna sua patria , dove tra breve mancò di vita, senza testamento, lasciando tre figliuoli Bernardo , Pandolfo e Lamberto, frai quali furono discordie intorno la dominazione di Ravenna.
ANNO DI CRISTO 1547.
Carlo di Boemia, udita la morte di Lodovico il Bavaro, recossi tosto in Ratisbona, e vi fu come imperatore ricevuto. E benché avesse contrari per alcun tempo gli elettori dell' Impero, alcuni dei quali nominarono Edoardo d' Inghilterra altri il Conte di Swarzemburgo in Turingia, nondimeno Carlo restò solo col titolo d'Imperatore, e prese solamente la prima corona. Nella donazione che fece questo monarca a Clemente VI., confermò la donazione d'Enrico fatta a Clemente V., nella quale era compresa anche Bologna. Ordinò Carlo una legge favorevole alle persone ecclesiastiche, la quale fu detta Legge Carlina : fece prigione , a mezzo de' suoi , Cola di Rienzo, 1' ultimo de' Tribuni di Roma, quegli che pretendeva rinnovellare l'antico stato, che tradotto in Avignone, fu accolto benignamente dal Pontefice , e che rimandato poi a Roma con titolo di Senatore, venne in sospetto del popolo, il quale voleva tribuni repubblioani e non senatori pontifici, e fu dal medesimo popolo, anzi da'più intimi suoi, oppresso e morto. — Tutto lev^
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