Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALIil castigo delle altrui colpe cade pure su di lut , che schiusi appena gli sguardi alla luce del sole, forse tra pooo dovrà per sempre richiuderli , al meditare l'imminente consunzione cui andrà soggetto per fame il sangue delle sue viscere; prorompe in rauche grida di disperazione, e volge al cielo uno sguardo, in cui è dipinto tutto il suo strazio miserando. E se non fosse la religione , che a lei venisse in soccorso, misera madre, misero bambolo senza colpa! Forse ad entrambi ella darebbe la morte ; lui all' eterna gioia mettendo, e sé all' eterno dolore! Ma religione la soccorre; ond'ella, strìngendo al petto il suo figliolino, si prostra supplice a Dio ed alla Vergine mediatrice di grazie dalla provvidenza; e in lor ponendo sua speranza sincera, prega dal profondo del cuore; e in quella preghiera trova sollievo allo spirito, trova la calma dell'anima. Allora le spunta una lagrima sulla pupilla; una lagrima potente a muovere la superna misericordia, perchè lagrima di confidenza e non già d'indegno sconforto. — Ma qual contrapposto di scena accade intantq ne'trivii della Città! Diverse turbe di malnati uomini, senza rettitudine perchè senza religione, i quali vogliono vivere alle altrui spese, fanno crocchio, e mormoran sottovoce sospette parole, e si guardano intorno, e si lasciano per un istante ; poi di nuovo convenendo all' usato trivio, con bastoni e coltelli, muovono in fretta ai meglio provveduti forni della Città ; ed improvvisamente li mettono a sacco, rubando pane non solo pel bisogno proprio, ma per baldanza ed insubordinazione, per la folle brama di mostrarsi prepotenti e di rapire le sostanze d' altrui. Indarno i fornai assaliti tentano oppor resistenza: essi li battono con furia, e li malmenano, e li rovesciano da barbari. Quelli dan di piglio alle pale, e ad altri stromenti del lor mestiere ; ma U popolazzo gli accoltella , e sfracellati li travolge. È se qualcuno di loro ardisce opporsi con quella fermezza che somministra la ragione.
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