Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI ao 5
i forsennati lo afferrano, e tra le fiamme del forno Ini fanno abbrostito morire. E mentre muggisce fra gli spasimi, ed agonizza, e si divincola come rettile mozzato del capo, essi, con urla baccanti n'esultano , e sghignazzano satanicamente al martirio di lui. Oh folli e rabbiosi uomini, dove poneste' l'intelletto ed il cuore? Perchè ebramare sugl'innocenti la sete inestinguibile di sangue ? Qual colpa è in loro della calamità che Dio permette vi colpisca? Non avete voi delitti da espiare, maltolti oggetti da restituire, debiti sacri da sanare ? Rapite, rapite a vostro talento le altrui sostanze: rapite , ma vedetevi le forche sugli occhi ! — E dif-fatto i facinorosi vengono presi, giudicati e puniti come bene si meritano ; e scontano in carcere o sul patibolo ogni indegno operato : mentre i pazienti poverelli, che posero in Dio lor fiducia, trovano alfine sollievo nella paterna provvidenza del magnifico Taddeo. Ecco il grano, ecco il grano : ve n' ha peT tutti, se non in molta abbondanza, almeno per non patire di fame.—Voi, poveri vecchi , cui 1' amore impotente de' figliuoli recar soccorso non poteva, voi abbiatevi cibo dalla magnanima larghezza del Vicario Taddeo : voi, antiche madri, cui Io sfinimento per mancanza di pane traeva ornai nella fòssa, levatevi ora dallo stato di abbandono che vi teneva annientate, e ricevete dal Pepoli rinnovellata la vita: voi fanciulletti incolpabili , ravvolti nella comune sciagura , ricevete coli' una mano il cibo della provvidenza, ed appressate coli' altra alle labbra il lembo della veste di colui che ne divenne ministro : e voi, giovani donne, cui traeva a disperazione la vista de'famelici pargoletti, dite parole di benedizioni e di gloria a quel padre della patria che salva in voi ad un tempo due vite indivise. Alzate voci di Osanna, o cittadini tutti, al Signore, perocché il tempo de'sospiri e del pianto è cessato, il sorriso della speranza s» dischiude, l'auròra del giubilo spunta, e l'iride celeste di pace splende variopinta nel cielo!
Annal. Boi. T. III. 28
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