Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      colorire questa sua difesa, finse che il Pontefice lo esortasse a concordia col Manfredi e colla Città di Faenza, alla qual concordia desiderava che fossero con esso lui anche i Pepoli, per agevolare il negozio. Giovanni Pepoli, vedendo tanta confidenza e tanta famigliarità nell'astuto Conte, e tenendo che il Pontefice lo stimasse ed amasse daddovvero, sì lasciò adescare prestando fede alle ingannevoli paiole di lui ; e poiché aveva nel campo del Conto dugento de'suoi cavalieri, e sperando ed un tempo che la parte di Chiesa non avesse per Miche scoperte le sue segrete operazioni fatto nei tumulti dell'Emilia, deliberò piegarsi alla volontà del Conte , poco curando il consiglio del fratello Giacomo , che dal far ciò dissuadevalo a tutto potere. Giovanni adunque , postosi di compagnia con uno stuolo de' primari cittadini di Bologna e con gran numero de' suoi soldati, promettendo al fratello Giacomo che non passerebbe Castel san Pietro si pose in cammino; e colà giunto, al detto luogo non si stette: mancò alla data promessa, cavalcò drittamente verso Salarolo sino al cospetto del Conte, e giunto a lui, fu ricevuto con gran festa, ed ebbe lietissima accoglienza per sua sollecita venuta (7 Luglio). Questo accadde nel cuor della state e nelle prime ore pomeridiane: laonde il Conte fatto recare vini, frutta e confetti, volle che Giovanni con tutti i suoi si rinfrescassero. E mentre l'intera comitiva refocillavasi, 1' ingannatore rivolse 1' animo alle viltà, e segretamente fece intendere al Ma-liscalco che ponesse all' ordine tutti i soldati, e cingesse il padiglione dell' abboccamento con tutta diligenza. Ciò tosto fu fatto; e appena Giovanni ed il Conte ebbero insieme ragionato d'amichevoli cose, siccome l'ora della partenza era già sovraggiunta, Giovanni si accomiatò dall'indegno, e fece intendere di voler ritirarsi al Castello di Lugo. Levossi il Conte come per accompagnarlo, e presolo per mano fu seco fino all'uscita del Padiglione , dove salutato con riverenza, lasciò Giovanni,
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1841 pagine 718

   

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