Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI '275
promesso quando il Legato passò di Lombardia. Ricuperò in tempo breve 1' Albornozio la Città di 'Viterbo, oppressa da un tal Vico Tiranno, ed ebbe ancora quanto fu della Chiesa in Romagna , nelle Marche e nel Patrimonio di san Pietro, già da tiranni occupato.
Ed i Bolognesi (i Ottobre) mandarono loro Ambasciatori all'Arcivescovo di Milano per ottenere le infrascritte cose: Che dei dugentomila fiorini d'oro l'anno, la promissione rimanga ferma, e s'intenda tale cómposizione aver principio ai tredici d'Aprile ^prossimo passato, con quelle medesime condizioni altre volte inserite nelle già fatte composizioni, confirmate dal Consiglio dei quattrocento di Bolo^ gUa. E se all' Arcivescovo non piacesse tale composizione dei dugento mila fiorini d'oro, o non la ^volesse accettare, fosse almeno modificata, con di* chiarazione, secondo la sua clemenza e benignità per 1' amore che porta alli suoi servitori e sudditi Bolognesi. E l'Arcivescovo rispose: Noi accettiamo la detta composizione dei dugento mila fiorini d'oro per ciascun anno da darsi alla nostra camera, dall' entrata delle condannagioni e de' bandi del Comune nostro di Bologna, la quale composizione vogliamo che incominci oggi, con patto però che non vogliamo essere obbligati ad alcun debito a cui il nostro Comune di Bologna insino al presente di fosse obbligato al nostro Tesoriere di Bologna, o ad alcun' altra persona, salvo che siamo contenti prestare di grazia speciale ài detto Comune il debito a cui è tenuto il detto Tesoriere sotto le usure, obbligandosi il Comune di restituire a Noi il detto danaro di qui ad un anno prossimo a venire.—Supplicarono ancora i Felsinei al detto signore affinchè volesse provveder di grano Bologna per l'anno venturo, sì perchè aveva avuto scarsezza di raccolti , sì perchè si trovava in angustia di danaro. E il Visconti rispose: Vogliamo che il Capitano, il Pretore ed il Vicario nostro di Bologna usino diligenza che dal Distretto di Felsina non sì conduca Annal, Boi. T.III. 34
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