Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIANNO DI CRISTO 1361*
Un certo Fernando Spagnolo, per la sua molta prudenza e pel generoso valore, meritò d'esser sfatto Pretore di Bologna: nella quale dignità stette fino ai venti del Giugno, dopo del qual tempo, sendo egli morto in battaglia, gli sottentrò Tommaso da Spoleto. — Eletti gli Anziani, i quali ordinarono ciò cbe loro spettava pel buon governo della Città , trascorsero tre mesi senza niuno avvenimento di rilevanza. E soltanto nell'Aprile Tuniolo di Bertuccio Bentivogli passò Castellano ad Imola ; mentre il Visconte colle sue genti sta vasi a Lugo nella Romandiola, ciò che il Legato di Bologna non voleva. Per la qual cosa mandò gli Ungari che teneva al suo stipendio, alla conquista di Lugo; e diede ordine al Malatesti che con cinquecento barbute sue e trecento della Chiesa, non che trecento arcieri a cavallo , ottenuti per tre mesi dal Duca d'Austria, tentasse occupar Castel Franco, che sta-vasi ancora nelle mani del Visconti. Ma Galeotto Malatesti, dopo alcun tempo di assedio, non avendo nulla profittato nelle prove di assalto , rito mossene indietro con grave suo scorno, e gli Austrìaci, che avevan compiuto il tempo di loro servigio, iècer ritorno alle proprie regioni. E peggio operarono gli Ungari, perchè trovandosi sotto Lugo, accettaron denari dal Visconte e levarono l'assedio senza operare colpo di spada ; e nel tempo stesso , sciolto l'esercito, alcuni de'soldati fecer ritorno alla patria, altri preser soldo con Bernabò, altri passaron nella Puglia dov'era Anichino Buongarbo con molti Alemanni, e soltanto cinquecento vennero al campo del Legato.
Nel tempo stesso ribellavasi alla Chiesa Giovanni Manfredi Faentino, il quale fortificò Bagnacavallo,
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