Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALItale Gualdrigio Cremonese a nome dei Visconti, recando i capitoli della detta pace, i quali furono sottoscritti e confermati da ambedue la parti ( 3o Novembre ). In Bologna si fecero grandissime allegrezze per questa pace ; ma poco tempo durarono: imperciocché il Visconti non serbando la data fede, lasciò trascorrere il termine specificato nei capitoli per la restituzione delle Castella Bolognesi da esso lui occupate. Il perchè i due suddetti ambasciatori corsero a Milano per disporre Bernabò a mantenere i capitoli segnati a favore della Chiesa. £ mentre questo si trattava in Milano (24 Decem-bre) i soldati dell' indegno Visconti che trovavansi di presidio in Castel Franco, passarono sopra Confortino con animo di pigliarlo, saccheggiarlo e farne rovina: ma i fatti non risposero all'intenzione; imperciocché dandovi un primo assalto quelle turbe Viscontiane, furono dal Capitano Gerardo dei Conforti, con gran valore respinte, e con danno e vergogna propria malconce, avendo esse perdute due insegne, non pochi uomini, quali morti, quali feriti, quali in cattività tradotti a Bologna. Così fu chiuso pei Felsinei quest' anno di lunga ricordanza : uno degli anni più celebri nella loro istoria, nel quale col senno e col brando fecero aperto a tutte genti com'essi non fossero gli ultimi fra i celebrati popoli dell' Italica Penisola.
ANNO DI CRISTO 1362.
Nell'anno del quale abbiamo ora finito d'esporre la storia, Innocenzo VI. Pontefice fu visitato dalla masnada facinorosa nomata la Grande Compagnia, la quale trasse nel contado di Avignone per le supposte ricchezze della corte Pontificia. Ma come videro tali orde barbariche non avervi in Avignone onde saziare la loro sete di danaro, si persuaserov^
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