Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
35 xavendo costruito un Ponte sopra il Canale del Po, mandò innanzi alcuni de' soldati acciocché scorressero sotto la detta Bastia, e menando quei maggiori danni che potessero, istigassero quei di dentro ad uscire dal covo, per essere rintuzzati ed uccisi. Nè il Malatesti s* ingannò ; giacché vedendo i nimici il molto ardire de' soldati di lui, deliberarono uscir loro sopra. Però Ambrogio, figliuol naturale di Bernabò, non ascoltando che l'impulso del proprio bollor giovanile, aperta la porta, spinse i cavalli contro del drappello nemico, il quale, indettato bene di quanto avesse a fare, fingendo spavento , prese a volger le spalle, e ritirossi pian ~ piano dov'era l'imboscata. Il giovine Visconti prosegui a perseguitarli con tutto 1' ardore, e giunto al varco dove giaceva l'insidia, fu preso in mezzo co'suoi, e rotto e fugato presso il molino de'Ran-goni. Il fatto d' arme fu sanguinoso per ambe le parti, imperciocché l'attacco, la finta-fuga, il rin-tuzzamento, il conflitto reciproco , la sconfitta ed il termine di quella pugna durarono ben quattro ore. Fra quei di Chiesa che vi morirono fu Garcia Albornozio, figliuol d'un fratello del Cardinale, uomo di gran valore e di animo forte ; che in molti conflitti ebbe date prove di somma prodezza, e che nell' ultimo, in cui morì, fece prodigi mirabili, dai quali non cessò che col cessar della vita. Dei nemici ne rimasero prigioni molti, frai quali il detto Ambrogio Visconti, figliuol naturale di Bernabò e Capitano generale dell' esercito, Nicolò Marchese Pallavicini, Andrea di Giovanni Pepoli, Sinibaldo di Francesco Ordelaffi, già signor di Cesena e di Forlì, che si era gittato al partito del Visconti perché il Legato Albornozio non l'aveva ancor posto al possedimento dell'antica signoria: senza dire di tre Correggiani, d'un Pio da Carpi, d'un Guido da Foiano, d' un Ponzoni da Cremona, d* un Dalia-Ròcca di Pisa; insieme ad alcuni degli Alli-ghieri , de' Mirandolani, de' Rossi Parmensi, degli Ardizzoni da Novara , de' Cavalcabò 'Cremonesi , Annui. Boi. T. Ili. 44
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