Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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le tante vicende perigliose che per undici anni l'afflissero; ma forse poi non sarebbe sorto Carillo Al-bornozzo a porger fede di sue molte virtù , nè le felsinee milizie e le altre di lega andrebber famose
?er la vittoria di san Ruffillo. Giovanni mori in avia (io Settembre) dove capitano di Galeazzo Visconti, reggeva per lui molte terre ; Giacomo mancò pochi giorni dopo, in Forlì: e sì l'uno che 1' altro vennero a Bologna portati, e seppelliti nel monumento paterno , insieme ad alcuni giovinetti loro figliuoli.
Intanto ritrovandosi Ambrogio di Bernabò Visconti presso la Città di Aquila negli Abruzzi, la guai Città vessava colle armi; Giovanna Regina di Napoli prese ad opporsegli, ed ebbe a capitano di sue genti e di quelle della Chiesa, Gomezio Al-bornozzo, fatto cittadino nostro, il quale sconfìsse ed imprigionò Ambrogio Visconti, che nel Castello dell' Uovo presso Napoli rinchiuso fu. Ed il padre di lui, Bernabò , saputa novella dell' infausta prigionia del figliuolo , e conoscendo quante genti (fra le quali la Chiesa e l'Impero) fossero unite a'danni suoi, strinse anch'egli una lega cogli Scaligeri, giurando a Cane frattanto di assediare e pigliar Mantova pter lui: e di questa guisa a nuove guerre disponevasi. Ma giunse rigido il verno, e troncò gli apparecchi d'ostilità, dando luogo, non a pace, ma solamente a sospensione di guerra.
ANNO DI CRISTO 1568.
Francesco Calboli proseguì Pretore pel terzo anno , e gli successe nel secondo semestre Pietro di Marchione Marchioni. Governando il Calboli , e reggendo gli Anziani del primo mese, fu terminata la fabbrica del chiostro de'Certosini fuor di Porta del Pradello, dove fu posta una pietra a memoriav^
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