Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIpubblica tranquillità fosse alterata «la costoro. Venne risposto al Legato dal popolo , che non si voleva violar la pace della patria, nè cangiare stato, ma vivere e morire sotto il governo della Chiesa , impugnando anzi le armi contra i perturbatori della pace comune. E ciò da entrambe le fazioni venne confermato. Ed affinchè la Città conoscesse come gli animi eran concordi , seguirono il Legato , cavalcando con esso lui per tutta Bologna.— E nul-1' altro accadde per quest' anno ; senonchè furono scoperte le virtù delle acque della Porretta, addivenute poi in processo di tempo tanto famose e frequentate, siccome narrano Fra Leandro Alberti, Fra Cherubino Ghirardacci, e Bornio da Sala, e Battista Mantovano e Giovanni Zecca; i quali tutti hanno detto meravigliose poesie intorno ad esse acque, frammescolando favole al vero ; finché i moderni, con isperienze accurate di chimica, hanno rese degnamente celebri le
raci delle Terme Porrettane , ridotte ai presenti giorni a maggior lustro e proprietà di quel che fossero giammai nei quattro secoli e mezzo, da che si conoscono.
Era morto Cane Signorio della Scala Principe di Verona e di Vicenza : i Centesi eransi posti in arme, ed avevano fatto prigione il Vescovo Amerigo, non più Pastor di Bologna ma Questore del Pontefice: temevasi che il Papa ed il Legato Felsineo, impegnassero oggi un Castello, domani un altro, ed alla fine vendessero Bologna a un qualche potente denaroso: Massumatico era stato tolto da alcuni banditi al Vescovo di Bologna : le cose della Chiesa, in una parola, erano a mal partito ridotte,
do conoscere senza favolaANNO DI CRISTO 1570,
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