Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 363
sempre a favorire le genti di Felsiria; e che di sue buone volontà aveano già nelle mani la caparra nel Collegio fondato sotto il nome di lui dentro le lor proprie mura.—Furono le parole del Tureia ascoltate con poca esultanza dal Senato, cui parve troppo facile la condiscendenza di Gregorio alla lor ribellione ; ed al Frate fu risposto esser lóro molto grato che il Pontefice si mostrasse benigno ed amorevole ; che avrebbero pensato e determinato per
10 meglio allorché ritornassero i Nunzi loro, e che manderebbero poi Ambasciatori in Avignone.—Udita questa risposta,.il Tureia se ne tornò ad Avignone.
Frattanto che queste cose in Bologna si trattava» no , 1' esercito del Papa giunse in Lombardia nel territorio de'Visconti, dov'ebbe il passo libero* mentre pareva che secondo i patti di lega dovesse negarlo. Della qual cosa assai si dolsero i Bolognesi col Visconti , che non ne fece risposta. — Lasciato
11 territorio de' Visconti, i Bretoni vennero a Modena , dove dal Marchese Nicolò graziosamente furono accolti, e provveduti di quanto Roberto Cardinale domandò. E il dì seguente passarono essi Bretoni sul nostro a Panzano , dove fermaronsi. — Di là Roberto mandò Oratori al Senato di Bologna^ esortandolo volesse lasciare l'alleanza de'Visconti e de' Fiorentini, perchè ciò facendo sarebbero esenti i Bolognesi dai sovrastanti pericoli della guerra; e la Chiesa gli abbraccerebbe per figliuoli ed amici. Allé quali proposte non posero ascolto i Felsinei * nè ad alcuna cosa che domandasse vollero acconsentire , perchè di sua dolcezza poco o nulla si fi* davano. Sdegnato di ciò oltremodo Roberto , passò a san Giovanni in Persiceto ed al Borgo PanigaJe, e venne alla Giaia di Reno verso Bologna stendendosi coli'esercito sin verso san Barnaba.—Vedendo i Bolognesi di aver sopra i B te toni , spedirono tosto Gillo Baciacomari con alcune bande di soldati, affinchè i nemici non si accostassero alla Città : i quali militi scontrandosi coi Bretoni verso Casa-lecchio, toccarono la peggio, noA per mancanzaAnnal. Boi. T. III. 54
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