Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNE SI
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ed alia terza potendo aprirò l'uno dei Varchi, giun«-«ero a Pizzano, ne pigliarono la. foltezza, ne saccheggi arooo il contorno, vi spanerò sàngue* e ttasr ser cU vita fin gl'innocenti hai»bini. Questd inau* dita empietà, sgomentò per tal modo quegli abitatori , che mai non avevan veduto nè soldati nk armi, che si lasciavano sgozzare come inermi agnel* letti. E be® potevano gl'indegni proseguir barbai ramente nelle loro stcagi, perchè nessuno di colà valeva a difesa, e le milizie Ai Bologna non osa*-vano uscir di patria, perchè al di fuori temevano la mala fede del Visconti, e al di dentro sospettavano di Taddeo Azzoguidi. Oltre di che gì'inimici erano di gran lunga in maggior numero che i art* stri ; e se Bologna si perdeva, davasi gran corag* gio agli avversari per isoorrere ella conquista, di molta parte d' Italia. Per la qual oosa 1 Felsinei amavau meglio difendei» la propria Città, che vendicare il Contado.
Giunsero intanto alla patri agli Oratori ch'esano andati in Avignone al Pontefice, e presentarono: al Senato le lettere Apostoliche, od alcune > nei recta-t jono al Cardinale, per. le quali veni vagli comandato che quanto prima lasciasse libéro il territorio di Bologna, nè in modo alcuno molestasse più ol* tre la Città, e con tutto l'esercito si levasse dal paese, recandosi nell'Emilia verso Faenza. Egli subito obbedìad Imola e vereo Faenza passò, dóve 1' Hauhewod dimorava, e dove aspettava i denari del suo stipendio ; ma il Capitano negò l'entrala al Cardinale, che ritornassi oon isdegno ad Imola4 vivendo in isp«ranza di aver per trattato. daiMal-traversi Bologna ; la «viale era in feste perohè» gli Ambasciatori ternati da Avignone le avevano datJ Speranza di ritornarsi ,in piena pace col Pontefice.? E in questo tempo medesimo einfeer d'assedio Crespellano, con grave angustia dei Bretoni, che covre»-* done alla difesa, furon respinti malconci. Or mentre che i vinti cedevano ai «Vincitori, avendo tro-t Tato alcune bande di amici che dal mola venivano,
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