Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
48id'ogni guisa, eran venuti sul Bolognese ; di che avvedutosi il Senato, conoscendo che la lorò Tenuta poteva recar grave danno al Contado di Bologna , donò loro duemila ducati affinchè ne andassero in pace, ed essi passarono subito nella Romagna. Ed a questo disturbo se ne aggiunse un altro. Giovanni Hauhewod insieme col Conte Lucio, genero di Bernabò Visconti, con mille e dugento lancio• fra Inglesi e Tedeschi, stipendiati da Bernabò contra i signori della Scala, passaron nel Bresciano dove menarono gravi danni, perchè Bernabò non aveva loro pagato lo stipendio convenuto. Indi passarono dal Bresciano sul Bolognese, che lasciarono intatto, dopo di aver ricevuto dal Senato due mila e cinquecento ducati (19 Marzo). Ma queste genti non istettero lungo tempo in riposo ; imperciocché Bonaventura Perachino Padovano, Cardinale del titolo di santa Cecilia , creato da Urbano VI., ad istanza di esso Pontefice gli assoldò. E finita la loro condotta, la suddetta Compagnia si disciolse in diverse parti ; ed alcuni vennero al soldo de'Fiorentini, altri della Regina Giovanna o di parecchi signori dell'Emilia; di modo che Giovanni Hauhewod con fina sola compagnia d'Inglesi andò acavaUo per muover poi guerra ad AstorgiO
Intanto dispone vasi grave lotta pericolosa fra Clemente Antipapa ed Urbano Pontefice. Colui, favorito dal Conte di Fondi, dai Brettoni, e da molte genti oltramontane, radunò un potente esercito che venne affidato alla condotta di Monsignor di Mon-gioia, nipote di esso Pontefice e Capitano di armati , il quale sperava recare a propria devozione le terre intorno di Roma, ove trovavasi Urbano. Nel frattanto il vero Pontefice, sostenuto dal famoso Conte di Cuneo Alberigo da Barbiano, ed uno dei più. eccellenti Capitani de'suoi giorni, ebbe Castel sant' Angelo, che da qualche tempo trovatasi in potestà del nemico (49 Aprile). Del qual conquisto fece segni di molta allegrezza, e creò cavalieretredi ed ai Ravennati,
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