Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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eretto buon numero nell'interno, le quali vennero abitate da quelle genti cui furono spianate di mano in mano che passavano ad albergare fra le mura.
Disegnava intanto l'Antipapa Clemente di avere a'suoi voti la Città di Bologna, acciocché gli fosse scala per tragittare in Romagna e muovere ai danni di Urbano'. Mandò a tal fine un suo Vescovo con molte larghe promesse a pregare e; persuadere i Bolognesi che volessero riconoscer Clemente per legittimo Pontefice, Vicario di Cristo e successore di dietro, ed aiutarlo contra Urbano. A cui i Bolognesi per mezzo di Lorenzo dal Pino risposero : M che sapendo essi che la elezione di Urbano al „ pontificato era stata canonica, e lui riconosce*-vano per loro'vero Pastore , lui avevano ubbi-„ dito, e lui ubbidirebbero sempre „ e cesi licenziarono l'Oratore dell' Antipapa. Della qual risposta oltremodo pago il vero Pontefice, confirmò i Bolognesi nel riuovo dominioie nel. vicariato d' Imo* la, di che gli aveva già messi in possessiohe Pi* lippo Caraffa.— Ciò accadeva di Maggio; nel qual .tempo Stefano Duca di Baviera, che oon dngento «avalli, andava a Roma, entrò in Bologna-, e fu dal Senato con grande onor ricevuto. £ volendosi egli partire, gli Ariziani il presentarono di dtie pezze -di panno di seta e d' una di rosato', e T acoompa-gnarono fuor della porta di Strada Stefano.:
In questo tempo nacque contrasto traii fratelli e Conti di Bruscolo, Antonio , Alberto e Pinello , i quali tenevano la dominazione del Castello d,i questo nome, posto sulla montagna alle confine fra il Bolognese e la Toscana. Imperciocché essendo Alberto tenuto in poca stima presso li due fratelli, deliberò vendicarsene, e radunò molti fuorusciti di Fiorenza, coi quali tolse loro il Castello, faoendo prigione il fratel maggiore Antonio, ed uccidendo nella zufta il minore Pinello. Ma interponendosi ài Senato di Bologna, pacificò i due fratelli. Però questa pace durò brevissimo tempo; sendocbé Antonio passò a Fiorenza per aiuto contro al fratello^v^
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