Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
498 ' ANNALIvicine, acciocché non cadessero preda de' nemici. Poi mandarono per aiuto ai Fiorentini ; e n' ebbero trecento lance e buon numero di Balestrieri, condotti da Vanni Castellani. Oltre di che venne in soccorso il Conte Giovanni da Barbiano Colle genti di Bologna e con centocinquanta lance mandate dal Conte di Virtù. Aveva il Conte Lucio seicento lance e Filippo del Verme , che seco era, mille cavalli , e furono sul territorio Bolognese (3 Febbraio ) con disegno di guastar biade, prati , alberi ; di rovinare edilìzi, e se loro veniva bene , di travagliare o prendere Bologna. Giunti a Pan-zano, scorsero con grandissimo danno tutto quelle contrade, ed avvicinatisi ai nostri, che stavano iti arme, dubbiosi che non fossero in maggior numero di quello che erano , non attaccarono zuffa , e ri-tiraronsi. Vennero adunque al corpo di Reno , poi a san Giorgio di Piano , a Budrio , alla Torre de-gl'Isolani^ facendo per ogni dove quanti più danni potevano. Ma conoscendo il Conte Lucio che non valeva a trar profitto dalle sue vessazioni , abbandonò l'impresa di Bologna e passò nella Romagna. Fu seguitato dai nostri sino a Forlì , dove abbandonato da Filippo del Verme che recavasi al soldo del Signor di Verona , ed attaccato dalle genti di Forlì, che noi volevano nel loro territorio, per non cader nelle mani o dell'una o dell'altra milizia, tentò una ritirata,: ma battuto dai Forlivesi, e sbaragliato, fuggì a stento con tre soli uomini a cavallo, prima in Argenta, poscia verso Ferrara.
In questo tempo in Bologna il Senato elesse sedici uomini artigiani di buona vita e non parziali, acciocché facessero gli estimi sommari ; ed essi stimarono in questa guisa : ciò che valeva lire mille il posero a cento, ciò che cento a dieci, ciò che dieci ad una lira; e fecero quattro libri dell'estimo, che vennero posti entro apposita cassa conservata nel Monastero di san Domenico con quattro chiavi date in consegna a quattro ordini di Frati, estratti di mese iti mese per brevi.
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