Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLO^NiESI
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Ed Angiolo Aeriamoli Fiorentino, Cardinale Vescovo del titolo di san Daraaso, entrò in Bologna, e fu dalla Città incontrato con grandissimo onore, ed alloggiò nell' Episcopio, dove non istette clie un giorno ; nel qual tempo passò ancora per Bologna Pandolfo Malatesti da Rimino, che recavasi a Ferrara per isciogliere un voto. —* E in questo tempo accadde un fatto non ordinario. La giustizia era poco temuta, perocché si governava a favore de'Maltraversi, i quali coli'amicizia e coi doni legavano ai giudici le mani , nè si faceva se non quanto volevano essi. Ma intanto fu fatto prigione uno studente chiamato Francesco da Forlì, il quale era di fazione Mal traversa e falsatore di monete. Costui veniva difeso da quelli del partito insieme ad un tal Guiduccio da Munzone assassino da strada. Ciò spiacqwe ai Gonfalonieri del popolo, ai Massari delle Arti, ed ai migliori della Città, che ne levarono rumore, e fecer ricorso al Podestà perchè li condanasse come ben meritavano : ma l'infido Reggitore trovava mille scuse per non farlo ; il perchè gli altri Magistrati, tratti di carcere i due malfattori, alla pubblica piazza li tradussero, e li fecero appendere per la gola ad esempio universale.
Poco dopo questo tempo, Lancilotto figliuolo del Cavaliere Corsi no da Monte Cucolo, avendo perduto molto della sua autorità nelle ultime guerre, si dispose di dare totalmente sè stesso nelle braccia degli Anziani e del Comune di Bologna , riducendosi in perpetua servitù del Senato , sperando che sarebbe considerata la condizione sua propria, e che verrebbe provedut® secondo 1' onore del 9UO grado, E ciò piacendo al Consiglio dei seicento , vennero eletti a discutere la cosa gli otto sopraintendenti alla pace , due degli Anziani , tratti dal numero dei Collegi, acciocché esaminassero il fatto. I quali venuti a ragionamento col detto Lancilotto , conchiusero in questo modo : che Lancilotto voleva dare e consegnare al Comune di Bologna con piena giurisdizione la Róòca del Castello di Monteforte
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