Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      bolognesidue persone di quella famiglia. Il luogo dove accadde un tal guasto venne acquistato da Giordinò Cospi, presso le case del quale era caduta una torre nell'anno antecedente, ed egli quivi fabbricò un palazzo ì che per la sua magnificenza fece ben' presto dimenticare la rovina accaduta. Tanto egli è vero che £li uomini piangono le calamità finché ne sono percossi, ma non appena ne escono, e non appena si volge in buona la cattiva ventura , di quella si gode, di questa si perde quasi appieno la memoria.
      Fra tanto nacquero alcune differenze tra Galeazzo Conte di Virtù ed i Bolognesi, 1 quali per comporre le cose a bene, mandarongìi Ambasciatori Giovanni de' Fantuzzi e Francesco Rusconi , ambi-due Dottori. Ma il Conte che pareva cercasse occasione di romperla coi Bolognesi, come già ebbe fatto lo zio di lui Bernabò , non diede alcuna risposta agli Oratori prefati, e li trattò con asprezza: il perchè gli Ambasciatori se ne tornarono sdegnati ed umiliati ad un tempo. Il Senato adunque, che ben conobbe il mal animo dell'ambizioso Visconti , volendo provvedere alla salute della repub^ blica, congregato il Consiglio de'Seicento, discorse e ragionò di un tanto affare importantissimo; e di comune parere si conchiuse doversi ricorrere per aiuto a Carlo Re di Francia, che sempre si fu mostrato benefico verso de'Felsinei. Al qual fine vennero eletti Ambasciatori al suddetto Monarca Pietro de' Bianchi, Galeazzo dalla Fava, Matteo di Giacomo de' Fusi o Fuci, e Prendiparte de' Castagnoli., i quali con fronte lieta furono accolti e ben veduti, ed ebbero assicurata la protezione di lui. quante volte il Conte di Virtù intendesse muover guerra a Bologna : ed in segno d* amore alla Città nostra, fece agli Ambasciatori parecchi doni veramente reali ; e regalò alla Città ed al Comune Fèl-sineo uno stendardo notabilissimo, nomato VAurea fiamma, od Ori fiamma , o Fiamma d'oro, il quale, al dire del Gbirardacci, aveva superiormente unaLjOOQle


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1841 pagine 718

   

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