Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI 491
      mezzo rilievo, intagliate in marmo da eccellenza di artefici. È tutta la .prospettiva di sì fatta fao- , ciata sarebbesi adorna di nicchie per riporvi statue. È sotto alle nicchie restano trammezzati busti marmorei in iscompartimenti circolari di graziosa proporzione , i quali rilevando dal fondo della facciata rendono più. ricca e più maestosa la medesima. All'iptorno della quale ricorrpqo scaglioni di marmo bianco e rosso, che porgono comodità di riposo per ammirare 1' ampiezza e gli ed 1 fi zi della piazza tutta. Èd a questa si discende dopo percorso un lastricato marmoreo, e nove gradini di comoda e ampia proporzione.«-Tal sono i concetti del preoitato Faleoui intorno all'origine ed al merito della basilica nostra Petroniana. — Altri scrittori e narratori di storie pretendono che il gran tempio fosse eretto per ringraziamento al santo Vescovo di aver dato forza ai Bolognesi d' umiliare alquanto il Conte di Virtù quando salvarono il Castello di Crevalcore da lui travagliato. Ed alcuni inventori di favole, cui vorrebbero dar nome di storie, o entusiasmati da falso affetto cittadinesco, o per accattarsi fama di straordinari scrittori, adducono motivi strani e maravigliosi dell'origine di cotanta Basilica. Ma reputando noi che una mole sì fatta non potesse trar motivo dalle piccole cagioni o dalle pazze favole per loro narrate ; riteniamo piuttosto col Ghirardacci che la Basilica Petroniana venisse eretta perchè il benefattore e pro-tettor massimo di Bologna avesse un tempio che fosse degno della sua fama, della sua carità, delle sue continue beneficenze verso un paese che gli fu sempre devoto. —E qui aggiugneremo col suddetto Frate Cherubino , che essendosi in quest' auno cominciate ad atterrare le case di molti per lavorare nella gran fabbrica, ed alcuni di essi proprietari non essendo stati per anche soddisfatti della vendita delle loro case, col mezzo di Lodovico di Bua-lello Bualelli e di Nicola d'Andrea da Crespella-no, amendue Notari, fu supplicato al Senato chev^


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1841 pagine 718

   

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