Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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i quali umiliati, dissero al popolo di essere pronti alla partenza; e lo placarono, e senza pericolo dal palazzo uscirono. E perchè gli Anziani nominati erano tali che non gradivano alla massa del popolo, nè a lui gradivano i Gonfalonieri nominati ; così degli uni e degli altri si mutò il numero ed il nome, per mostrar bene alla patria che quanto facevasi era per quiete e per pace della Città e del Contado. — Fatte queste ordinazioni mancava che la cassa degli uffici si purgasse, e fosse rinnovata la imbossolasene fatta dai Maltraversi, ponendovi gli uomini secondo il primo ordine degli onori e degli emolumenti nella Città. Il che volendo fare il Senato, mandò a pigliare la detta cassa, che si conservava presso i Frati eremitani di san Giacomo ; la quale come fu recata in mezzo della piazza , venne dal popolo rapita, rotta, ed arsa, con tutto quanto avevano fatto gli Anziani e i Gonfalonieri , di leggi a loro spettanti. E questo fu eseguito dal partito del Ramponi e dello Zambeccari, stando il popolo armato , e senza che nessuno dei Maltraversi osasse metter parola o muover lagnanza per ciò che veniva dagli inimici operato. Anzi le cose passarono con tanta quiete che il giorno appresso vennero aperte senza timore le botteghe, e si tenne traffico con tutta sicurezza possibile. — E si chiuse Panno con gioia, perchè Bonifazio IX. Pontefice confermò all'Ateneo di Bologna il privilegio d'Innocenzo VI. Pontefice, intorno allo Studio della Sacra Teologia.
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