Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 553
caddero prigioni, e furono taglieggiati, e pagar dovettero la somma voluta dagli assalitori, se uscir ne bramavano liberi. Ed il Sangiorgi scornato e fremente dovette maggior somma che gli altri non fecero. Spiacque oltremodo ai Bolognesi questo tradimento ; ma perchè seppero che i tre principali consiglieri del giovine principe erano stati in certo modo i promotori della cosa, la quale riusci ad opposto fine di quel ohe volevano, si contentarono di mandare Ambasciatori a Lugo al Barbiano, che teneva i prigioni, affinchè liberi li rimandasse agli uffici loro. Liberò egli il Sangiorgi, ma riteune presso di sè quel figliuolo, che aveva già dato in ostaggio ai tutori di Nicolò. — E così un indegno assassinamento, perchè condotto e consumato da potenti , finì con loro trionfo.
Considerava intanto il Senato 1' utilità dei Bar gni della Porretta, e la necessità che non mancassero di quelle agiatezze che si richiedono perchè fossero veramente comodi a qualunque n* avesse d' uopo, e perchè bene si conservassero a benefizio universale. Laonde col parere del Consiglio de'Sei^ cento si fecero i seguenti Capitoli : „ Che tutte le comunità, i cittadini e quelli del Contado, ed i forestieri, ed altri di qualunque condizione fossero, purché non banditi, possano fabbricare nei,detti Bagni, ed abbiano libera licenza e ferma esenzione di vender pane, vino, biada pei cavalli, e carne per mangiare; e questo presso i detti Bagni, e lontano da essi al lUo Maggiore, per lo spazio di cinquanta pertiche da ogni parte del detto Rivo, andando sino al fiume Beno inelusivamente, senza pagar cosa alcuna per dazio di pane, vino, od altra gravezza; e questo in quanto alle dette comunità , o persone particolari, che ivi fabbricheranno, o faranno fabbricare una casa murata di pietre « calce , colla tettoia di tegole o di ardesie. Le quali case se saranno fatte da qualche comunità, siano almeno di lunghezza quaranta piedi e di larghezza venti. Ma fabbricate da. persone particolari, Annal. Boi. T. III. 73
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